La libertà finanziaria e i 4 quadranti di Kiyosaki
Quando si parla di maestri di educazione finanziaria, uno dei migliori che mi vengono in mente è appunto Robert Kiyosaki.
Americano, imprenditore e uomo d’affari, è anche autore di libri, giochi e scuole interamente dedicati alla gestione delle finanze personali.
Con il suo lavoro mi ha ispirato fortemente e uno dei concetti che più mi sono piaciuti è la suddivisione delle persone per grado di libertà finanziaria.
Ognuno di noi, infatti, si trova in una delle seguenti condizioni. Tanto più si va a destra e sotto, tanto più il tuo grado di libertà finanziaria sarà alto. Ecco i 4 quadranti di Kiyosaki:

Premessa
Non è detto che chi si trova della condizione di proprietario d’impresa o investitore sia più ricco. Infatti si possono guadagnare molti soldi anche come lavoratore dipendente o autonomo.
In questo articolo parliamo di libertà finanziaria, che, seppur molto collegata al concetto di ricchezza, è una cosa molto diversa. Essere liberi finanziariamente significa non doversi preoccupare di come guadagnare i soldi per vivere.
Ma vediamo in dettaglio ciascun quadrante.
1. Il lavoratore dipendente
Il 90% dei ragazzi pensa alla propria vita e al proprio successo come una strada obbligatoria che parte dallo studio intenso, la specializzazione in una materia, l’assunzione in una grande azienda a fare quello per cui si è studiato, e al fare carriera nel settore.
E’ una strada segnata, difficile sì, ma ci da l’illusione che, se ci impegniamo, possiamo arrivare ad avere la vita dei nostri sogni.
La parola d’ordine per chi fa parte di questo gruppo è sicurezza. Chi viene finalmente assunto a tempo indeterminato può avere la certezza di:
- un salario fisso ogni mese
- ferie pagate
- la possibilità di ammalarsi e stare in malattia senza grosse conseguenze
- la pensione
La paga avviene solitamente in relazione alle ore lavorate, per cui, più lavori più guadagni. Soldi = tempo
E, ovviamente, è tempo che si toglie alla realizzazione dei propri obiettivi, ai propri sogni.
Appartenere a questo quadrante non è per molti un problema, anzi, molte persone sono felici di fare il proprio lavoro alle dipendenze di una grande azienda e ottengono anche numerosi benefit che li rendono felici, fino all’età pensionabile, di fare il proprio lavoro.
2. Il lavoratore autonomo
Le persone come gli avvocati, i commercialisti e i freelance (possiamo dire su per giù quelli con la partita IVA) hanno fatto un salto ulteriore verso la propria libertà finanziaria rifiutandosi di lavorare per il capo ma lavorando direttamente per i propri clienti.
C’è da dire che ho visto molti più lavoratori autonomi stressati rispetto ai lavoratori dipendenti. Tuttavia questo è un tentativo di uscire da un circolo vizioso in cui si è legati ad orari stringenti e non si ha la libertà nemmeno di concedersi un caffè durante la mattina.
Ed è questa la parola d’ordine della categoria: libertà. Il lavoratore autonomo mira ad avere la libertà di organizzare il proprio lavoro, se è possibile di scegliere i propri clienti e di prendere autonomamente tutte le decisioni inerenti il suo lavoro.
3. Il proprietario di impresa
A differenza delle due precedenti categorie, quella dei proprietari d’impresa contiene persone che sono solite farsi la seguente domanda:
Chi posso pagare per compiere il lavoro?
I proprietari d’impresa capiscono che devono trovare delle soluzioni creative per crescere e far crescere tutte le persone attorno a loro.
La loro massima soddisfazione sta nell’organizzare così bene il sistema, da non dover più servire in prima persona.
In quest’ultimo caso sono totalmente liberi finanziariamente: fanno lavorare il sistema al posto loro e si godono i frutti. Vedi, ad esempio, questo ragazzo che ha trovato il modo per affidare completamente il suo business ai collaboratori ed è partito per viaggiare intorno al Mondo.
Nella maggior parte dei casi però, non è proprio tutto rose e fiori. Solitamente il proprietario si comporta esattamente come un lavoratore autonomo, non capisce l’arte di delegare e finisce per lavorare di più di quanto farebbe se fosse dipendente.
4. L’investitore
L’investitore è colui che fa soldi grazie ad altri soldi, sfruttando le leggi del mercato.
Esistono diverse tipologie di investitori e mille modi per diventarlo. Ognuno è portato per i propri affari. C’è chi è bravo a scovare startup ad alto potenziale e, come un vero e proprio visionario, investe in aziende emergenti. C’è chi è bravo a giocare in borsa perché ha trovato il metodo che gli consente di ridurre i rischi legati a questo mercato molto volatile. E ancora, si possono finanziare aziende locali, magari grazie al microcredito, comprare criptovalute, ecc ecc.
Diventare un investitore libero finanziariamente è molto difficile. Innanzitutto è necessario disporre di ingenti capitali da investire, altrimenti i tassi di interesse sarebbero irrisori. È poi necessario essere al passo con i tempi perché è un settore che si modernizza con l’avanzamento della tecnologia, e al cui interno nascono sempre più opportunità e risorse nuove e all’avanguardia.
Consigli
Il primo passo per riuscire a scalfire anche solo minimamente il muro che separa le prime due categorie dalle ultime due, è cambiare atteggiamento mentale.
Smettere di pensare alla ricchezza come ad un accumulo di paga oraria e iniziare a capire che là fuori ci sono mille opportunità per avere un reddito passivo. Bisogna solo trovare il proprio obiettivo.
Ecco alcuni consigli per iniziare la tua scalata verso la libertà finanziaria.
1. Comincia a lavorare al tuo progetto
Anche se hai un lavoro che ti occupa 10 ore al giorno, devi assolutamente trovare il tempo, anche un’ora al giorno, da dedicare al tuo sogno di business. Devi incominciare subito e vedrai che poi non smetterai più e un giorno avrai una grande porta aperta davanti a te.
2. Tieni sotto controllo le tue spese
E’ assolutamente necessario che in ogni momento le tue entrate mensili siano superiori alle tue uscite. Avere dei soldi risparmiati ti permetterà di fare i tuoi primi esperimenti da investitore.
3. Studia educazione finanziaria
Pur non essendo una materia specifica, con questa espressione ti esorto ad informarti e a studiare materie legate all’economia pratica. Ad esempio potresti studiare quali sono le varie opportunità di investimento o i concetti chiave come la gestione del rischio. Leggi tanto.
4. Differenzia le tue entrate
Non è detto che se hai un lavoro fisso a tempo indeterminato, tu non possa trovare conveniente anche partecipare a qualche mercatino vendendo le tue cose vecchie, o dare ripetizioni agli studenti, badare agli animali, ecc…
Sperimentare nuove opportunità di guadagno contribuisce a cambiare l’atteggiamento mentale.
5. Trova un mentor o una comunità
Spesso, partecipare a corsi di formazione, ci fa conoscere persone molto informate ed è molto importante avere dei riferimenti sicuri a cui rivolgere tutte le nostre domande. Quindi va e trova la persona che possa insegnarti tutto ciò che sa.
6. Non abbatterti se le cose non vanno per il verso giusto
Non c’è ricco sulla faccia della terra che non abbia subìto anche qualche fallimento. Impara a pensare ai soldi persi come ad un investimento e non stancarti mai di rialzarti. Impara con devozione e costanza e infine…
7. Abbi fede
Non otterrai subito tutto ciò che vuoi. Spesso non vedrai nemmeno la fine della strada e ti sembrerà di vagare a vuoto. Ma perseverando nella ricerca, prima o poi qualcosa cambierà nella tua vita e capirai perché lo hai fatto.
Spero che il mio articolo ti sia piaciuto. Se vuoi approfondire ti lascio il link per il libro Padre Ricco Padre Povero di Robert Kiyosaki.
Ti auguro di passare una bella settimana e ti saluto con affetto.
Marilena
Ottima sintesi del pensiero Kiyosakiano.