l'educazione finanziaria è l'ingrediente indispensabile al tuo benessere economico, in foto del denaro fa capolino da una busta di carta

Educazione finanziaria: i 3 princìpi chiave

In questo articolo voglio parlarti dei 3 princìpi chiave dell’educazione finanziaria che possono garantirti il benessere economico.

Non mi limiterò solo ad illustrarti i princìpi ma ti fornirò anche degli spunti pratici su come poterli applicare nella vita.

Quindi cosa aspetti? Continua a leggere con la mente aperta e scopri come poter raggiungere il benessere economico.

Prima però, se ti va, ti invito ad iscriverti alla mia newsletter, riceverai per e-mail le indicazioni su come poter intraprendere il percorso verso la tua indipendenza nella vita e nel lavoro!

Principio #1: Il Mondo è diviso in consumatori e produttori

Per la maggior parte della nostra vita, vediamo il Mondo secondo un solo punto di vista: quello del consumatore.

Infatti, durante la nostra infanzia e finché non abbiamo una fonte di entrate economiche, non facciamo altro che consumare. Spendiamo per mangiare, per istruirci, per avere una casa, ecc. e il nostro unico pensiero è come trovare i soldi che ci permettano di procurarci i beni che ci servono.

Sbagliato!

Dobbiamo il prima possibile capire come diventare dei produttori!

Il consumatore è colui che non ha fonti di reddito ma che nella propria vita consuma e basta. Ci troviamo in questa condizione quando dipendiamo economicamente dai nostri genitori oppure quando non abbiamo un lavoro e viviamo solo grazie ai nostri risparmi.

Il produttore, invece, è colui che crea denaro. Ovvero che ha delle entrate in un modo o nell’altro. Ma non finisce qui. Perché per essere un produttore non basta ricevere uno stipendio mensile o simili.

È fondamentale pensare che esistono infiniti modi per creare denaro e sono tutti intorno a noi.

Il bambino che vende i suoi vecchi giocattoli al mercato dell’usato è un produttore.

Se vendi gli elettrodomestici che hai in casa perché non ti servono più, sei un produttore.

Lo studente che offre lezioni private è un produttore, così come lo studente che scrive, stampa e vende una guida allo studio di una certa materia.

Nonostante il Mondo sia diviso in produttori e consumatori, è un’utopia pensare di poter essere solo dei produttori. Il caso estremo è colui che vive dei soli beni che produce, senza spendere altrove.

Ma come si fa a passare da uno status di mero consumatore ad uno status di consumatore e produttore?

Bisogna cambiare il proprio modo di pensare ed essere pronti a cogliere le infinite opportunità di guadagno che il Mondo ci offre.

Nel momento in cui guadagnerai i tuoi primi euro con la vendita di un tuo prodotto ti potrai considerare un produttore. Non fermarti a ricevere uno stipendio mensile, continua costantemente a chiederti come poter fare soldi in altre maniere.

E questo è il primo principio che volevo condividere con te sull’educazione finanziaria. Passiamo ora al prossimo.

Principio #2: Il debito è il peggior errore che si possa fare

Quando compri una casa attraverso un mutuo, ti stai indebitando. Quando compri una poltrona a rate, ti stai indebitando. Quando chiedi un prestito alla banca o un anticipo di stipendio, ti stai indebitando.

La domanda da porti per capire se puoi permetterti o no qualcosa è: posso pagarla subito interamente?

Se la risposta è NO allora devi comprare qualcosa di più economico perché quello che vuoi non è ancora alla tua portata. E ci tengo ad evidenziare ancora” perché seguendo questa regola un giorno potrai avere quello e di più. Se invece non lo farai, passerai gli anni a pagare interessi. Lavorerai per pagare un ente la cui unica utilità è stata di anticiparti il denaro e ha giocato sui tuoi sentimenti. Sì esatto. Perché ti ha fatto credere di essere possessore di qualcosa che invece non è ancora tuo.

Tutto ciò che hai te lo devi guadagnare e, un passo alla volta, riuscirai a raggiungere i tuoi obiettivi.

Compra prima un’auto che puoi permetterti e quando avrai guadagnato abbastanza rivendila e comprane una più grande. Solo così non sprecherai denaro inutilmente.

Sii lento ma costante

Questo meccanismo ti permetterà di crescere esponenzialmente. All’inizio ti sembrerà di viaggiare a rilento ma quando prenderai il via le cose si faranno sempre più automatiche.

Principio #3: Non sei solo una Persona, sei una Società

È importante crescere come persona e curare il proprio benessere fisico e spirituale. Questo lo si può fare qualunque sia la tua condizione economica.

Ma io voglio fornirti un grande spunto per il tuo benessere economico: inizia a pensare a te stesso come la “tuo nome” srl (inserisci al posto di tuo nome il tuo vero nome).

Questo principio di educazione finanziaria è un modo avanzato di pensare alla frase “ripaga te stesso sempre per primo” e ora ti spiego perché.

In molti dei miei articoli nella categoria indipendenza finanziaria, ti invito a salvaguardare una parte delle tue entrate (il 10, 15 o 20%) non appena ti entrano i soldi in tasca per costruirti il tuo patrimonio fisso. Questi risparmi costituiscono la tua struttura portante, le tue fondamenta del benessere economico.

Tuttavia, se sei un lavoratore dipendente, sai che in realtà non sei tu il primo ad essere pagato perché i soldi che ti vengono dati sono al netto delle tasse. Quindi è lo Stato ad essere pagato per primo. Poi vengono i tuoi risparmi e infine tutte le tue spese.

Per poter essere veramente tu il primo ad essere ripagato, dovrai pagare lo Stato dopo aver sottratto i tuoi costi.

Ti faccio un esempio: se il tuo stipendio è di 1000 euro, in realtà quello che l’azienda ti paga sarebbe circa 1150 euro. Te ne arrivano 1000 perché i 150 euro rimangono nelle tasche dello Stato. Se invece tu sei una società e il tuo fatturato è di 1150 euro, potrai pagare prima i costi che ti servono per la tua società e da quello che rimane pagherai le tasse. In questo modo la percentuale che lascerai allo Stato sarà calcolata su un imponibile molto inferiore e lo potrai decidere tu.

Potrai decidere di investire nella tua attività e, in questo modo, crescere mese per mese.

Ma non solo. Pensando a te stesso come la “tuo nome srl” il tuo obiettivo sarà più facile da raggiungere:

  • ti circonderai di persone utili per il tuo progetto
  • non avrai bisogno di “evadere” ogni fine settimana
  • sarai in grado di cogliere le opportunità di crescita

L’educazione finanziaria è il processo

Qualunque siano i tuoi obiettivi, gli elementi da prendere in considerazione sono

  1. fissare il giusto obiettivo finale
  2. pianificare con cura
  3. amare il processo

Se il tuo obiettivo finale è raggiungere l’Indipendenza Finanziaria, dovrai trovare il modo di lavorare costantemente giorno per giorno. Per rimanere costante il consiglio più grande che posso darti è di fare qualcosa che ti piace. Continua a formarti leggendo libri sull’argomento (ti consiglio fortemente Autostrada per la ricchezza), guardando dei video su Youtube, svolgendo i corsi di Udemy, o in qualunque altro modo, purché ti piaccia e ti mantenga motivato.

Amare quello che si fa nella quotidianità è il primo ingrediente per raggiungere i propri obiettivi.

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Per ora ti saluto e ti mando un forte abbraccio

Marilena

4 commenti
  1. Cosimo
    Cosimo dice:

    Come mia abitudine, prima di lasciare il mio piccolo commento, ringrazio Marilena per le sue costante ricerche sempre utili e fruttificanti: è vero, a partire dalla famiglia e a scuola, non ci hanno istruiti a crescere come produttori per rafforzare le nostre base di “libertà”..personalmente mi ritengo un consumatore e faccio fatica a seraparmi dai debiti forse perché ho messo al primo posto i debiti da pagare..in un certo qual modo, la mia persecuzione. Questo articolo mi fa comprendere come liberarmi dalla schiavitù e poter crescere nella mia autonomia finanziare..grazie!

    Rispondi
    • Marilena
      Marilena dice:

      Ciao Cosimo, mio affezionato lettore 🙂
      Non è sbagliato mettere al primo posto l’estinzione dei debiti.
      L’importante è non crearne altri! Avendo capito che i debiti sono una persecuzione sei già un passo avanti.
      Tante buone cose e grazie per la tua condivisione
      Marilena

      Rispondi

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