Esercitare il non attaccamento per diventare indipendente
Il non attaccamento è una condizione importante nella vita di chiunque voglia diventare una persona autonoma ed indipendente.
Al contrario di quello che si può pensare, essere autonomi ed indipendenti non significa rimanere soli. Anzi, significa coltivare dei rapporti sani e genuini, liberi dal bisogno e pieni di serenità.
L’attaccamento può avvenire nei confronti di persone o oggetti, in ogni caso, sarà bello riuscire a liberarsene per un po’ e godersi la vita in totale libertà.
L’attaccamento agli oggetti
Per capire se soffri di “attaccamento agli oggetti” dovresti provare a vivere per un po’ senza tutte le tue cose.
La sensazione di riuscire a vivere senza tutti gli oggetti che usi ogni giorno, è difficile da descrivere. Ti porta un grande senso di libertà e di autostima.
Ad esempio, pensa se dovessi traslocare e portare con te solo una valigia. O pensa di dover partire per un viaggio lungo un anno con un solo zaino, ci riusciresti?
L’idea può sembrare terrificante ma è sempre legata a quella famosissima zona di comfort di cui si sente tanto parlare.
Siamo tutti abituati ad usare il nostro smartphone, i nostri trucchi, 5 prodotti diversi per i capelli e abbiamo l’armadio pieno di vestiti “doppione”.
Potresti mai immaginare cosa sarebbe la tua vita se un giorno tutto scomparisse e dovessi ricominciare da zero?
Passiamo anni e anni a collezionare oggetti, a costruire un ambiente accogliente nel quale vivere e l’idea di dover abbandonare tutto può far paura.
Però, nel momento in cui sviluppi il non attaccamento questo non ti farà più paura, ma capirai che puoi sopravvivere anche senza tutti i tuoi beni materiali.
Nella vita quotidiana hai mille modi per esercitare questo tipo di non attaccamento, te ne elenco qualcuno:
- Ogni giorno, butta, cedi o regala il doppio di quello che hai ricevuto o acquistato
- Prova ad uscire senza borsa
- Viaggia solo con lo zaino
- Trasloca facendo solo un viaggio in macchina
Così noi oggi non ci identifichiamo solamente con il nostro corpo ma anche con la nostra casa, la nostra automobile, il nostro televisore, il nostro conto in banca, i nostri parenti, i nostri amici, la nostra professione, il nostro prestigio, il nostro ruolo sociale.
(Giulio Cesare Giacobbe, Come diventare un Buddha in 5 settimane)
Liberarsi dall’attaccamento agli oggetti ti farà scoprire che hai delle qualità di cui non eri a conoscenza, te ne farà sviluppare altre e scoprirai che la realtà è diversa da quello che immaginavi.
In un certo senso, eliminerai delle convinzioni limitanti e ne svilupperai di nuove, questa volta potenzianti, tutte utili ad aumentare la tua autostima.
Ad esempio, se pensi di non poter uscire di casa senza trucco, prova a vivere per un mese senza truccarti. Porta tutto a casa di qualche amica e non avere niente a casa tua. Magari ti accorgerai che la tua pelle desiderava proprio questo e potresti ricevere dei complimenti per come sei bella.
Un altro vantaggio è legato alla comunicazione con gli altri. Se dovessi aver bisogno di una padella per cucinare perché hai lasciato la tua vecchia nell’altra casa, potresti scoprire di avere dei vicini molto generosi chiedendogliela in prestito o potresti organizzare una cena con gli amici in cui ognuno porta qualcosa.
Circondati di poche cose ma belle, questo è il segreto.
L’attaccamento alle persone
E’ bello sapere di poter contare sempre su qualcuno, una persona in particolare che possa essere un partner, un genitore, un fratello o una sorella, un amico, ecc…
Quando questo attaccamento, però, si trasforma in una dipendenza allora è il momento di correre ai ripari.
La dipendenza affettiva è un tema molto discusso nell’ambito psicologico e il mio consiglio più spassionato, se credi di soffrirne, è quello di rivolgerti ad uno specialista.
Ma come puoi sapere se ne soffri o meno? Ecco la domanda da porti:
Stai bene solo quando sei in compagnia di una persona?
La normalità vuole che ciascun individuo stia bene solo con se stesso e che riesca a stare bene con gli altri in un rapporto reciproco.
Se sei ossessionato dall’idea di stare sempre con una persona e credi che la vita non abbia senso senza di essa, allora potresti soffrire di dipendenza.
Un rapporto sano ti porta a sentire disagio al momento del distacco e felicità nel momento di ricongiungimento.
Quindi, provare un po’ di disagio è normale se si vuol bene ad una persona che va via, questo però non deve sconvolgere il normale proseguimento della tua vita.
E nel momento in cui rivedi la persona a cui credi di essere attaccato provi felicità o rancore per averti “lasciato solo”?
Nel rapporto sano, il momento di ricongiungimento non può essere che una festa.
Siamo tutti nati capaci di essere autonomi.
Da persona adulta sei tu il genitore/partner/fratello di te stesso e nel momento in cui lo capisci non soffrirai più il distacco. Non potrai mai essere abbandonato perché, in sostanza, capisci di essere già bastante a te stesso.
Il modo più efficace per esercitare questo tipo di non attaccamento è lavorare al tuo personale progetto di vita.
Non deve essere per forza legato al tuo lavoro o al guadagno, purché non sia legato alla tua sfera sentimentale. Una volta che avrai capito qual è il tuo obiettivo nella vita, importante e ambizioso, allora avrai tutte le carte in regola per diventare una persona autonoma.
L’amore universale
Non essere attaccati significa amare di meno?
Assolutamente no! Anzi. Solo chi sa prendersi cura di se stesso è veramente capace di amare, in caso contrario si tratta certamente di dipendenza.
Ma ripeto: essere una persona autonoma significa essere una persona sola?
No.
Significa bastarsi. Non aver bisogno di continue rassicurazioni, portare a termine i propri progetti in autonomia e con responsabilità.
Ma come parte dell’intero Universo non possiamo pensare di essere degli individui slegati da tutto il resto.
Facciamo parte dell’armonia della natura e se pensi a quanto sia grande l’Universo capisci che tu sei solo una minima parte. Non vale la pena di preoccuparsi per gli oggetti e non vale la pena di soffrire per essere stati lasciati.
L’Universo è infinito e mettendoci amore in tutte le cose che fai, nei rapporti con la gente e nelle tue attività creative, raggiungerai finalmente lo stato di consapevolezza.
Saprai di essere una goccia nell’oceano a prescindere dagli oggetti che possiedi o dalle tue relazioni esclusive.
Ricordati, non puoi dire di amare il tuo partner e contemporaneamente odiare tutto il resto delle persone. Non puoi dire di amare i tuoi bambini e disprezzare i bambini di qualcun altro. L’amore, se c’è, è Universale e ce lo hai dentro tu, fa bene a te principalmente e poi a tutti coloro che ti circondano.
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Un abbraccio virtuale.
Marilena
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