Come fare una buona prima impressione
Vuoi fare una buona impressione su quel ragazzo che ti piace tanto? Vuoi fare una buona impressione sui tuoi nuovi colleghi o con quel gruppo di esperti che segui da tempo ma che incontri per la prima volta? Magari invece ambisci a fare un salto di carriera e cerchi dei metodi per impressionare il tuo capo.
In realtà ci sono mille motivi per cui dovrebbe servirti fare una buona impressione.
L’uomo ci mette un battito di ciglia per farsi un’idea di chi ha di fronte, e l’esito del primo incontro determina buona parte del rapporto.
In poche parole, se una persona non ti piace dopo 5 minuti che la conosci, ci sono scarsissime possibilità che cambierai idea col tempo!
Mi è capitato spesso di incontrare persone con un modo di fare veramente piacevole, sicuramente sarà capitato anche a te. Quelle persone che ti ispirano fiducia fin dal primo momento e che confermano questa impressione con l’andare del tempo. Ho notato che tutte queste persone hanno delle caratteristiche in comune:
Pensano positivo, parlano dei propri successi mai delle proprie sfighe
Beh sì, i fallimenti capitano a tutti. I fallimenti sono anzi necessari per avere successo. Ma una cosa che ho notato è che le persone che mi fanno una buona impressione sono quelle che sanno raccontare con orgoglio i loro successi.
Anche se hai appena passato una giornata da dimenticare, lo sforzo di trovare comunque qualcosa di utile e positivo ti rende più forte e gli altri se ne accorgono.
Se ti capita di passare una di queste giornate, ricordati che i problemi ce li hanno tutti, ma proprio tutti.
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre
Carlo Mazzacurati
Non siamo abituati a sentire la gente che parla dei propri successi, spesso sono tutti lì a lamentarsi delle proprie sfortune, ecco perché ascoltare una persona che parla solo di cose positive ci apre il cuore e ci rimane dentro con una bella prima impressione.
Dicono la propria senza vergogna ma con umiltà
Una persona speciale e positiva non verrà mai a dirti che stai sbagliando a pensarla in un certo modo. Le persone, infondo, cercano qualcuno che le ascolti per aprirsi. Obiettare alle opinioni altrui senza mettersi nei loro panni è un metodo facilissimo per inimicarsi quella persona.
If you try walking in my shoes…
Se tu provassi a metterti nei miei panni…
Depeche Mode
Serve solo un piccolo sforzo all’inizio ma è un’abitudine facile da instaurare. Devi solo pensare che qualunque tipo di ragionamento viene fuori da un vissuto. C’è sempre una ragione alla base di qualunque opinione, anche se per afferrarla bisogna cambiare completamente la tua prospettiva.
La cosa bella del mettersi nei panni degli altri è che, anche quando questa persona assume un comportamento sbagliato, la persona si sente ascoltata, e tu in un certo senso la accompagni da dentro nella sua redenzione. Certo non potrai cambiare il pensiero delle persone, ma ti assicuro che l’ascolto è ormai così raro che viene percepito come una grande gentilezza e lascia un seme che prima o poi germoglierà.
Solo dopo aver ascoltato con attenzione e comprensione le opinioni altrui, le persone positive esprimono le proprie. E lo fanno senza andare in conflitto con quelle appena ascoltate, in un modo per cui le due opinioni coesistono.
Sono disposte a dare per prime senza aspettarsi niente in cambio
Consiglio scaturito dopo la lettura del libro di Keith Ferrazzi, Never Eat Alone.
Questa caratteristica ha qualcosa di egoistico infondo. Sì perché… tanto più darai agli altri tanto più aumenterà quello che ricevi. C’è bisogno solo di un po’ di fiducia all’inizio ma vedrai che la tua disponibilità sarà ripagata. Puoi chiamarlo anche karma se vuoi.
Le persone positive sembra che abbiano come professione quella di aiutare gli altri. Può sembrare uno spreco di risorse ma questo atteggiamento, a lungo andare, produce un effetto boomerang. Vedrai che buona impressione farai sforzandoti di trovare una soluzione per un problema che non è il tuo.
Infatti, quando parlo di “dare” non intendo propriamente il dare qualcosa di materiale, è più che altro il fatto di dare una mano, aiutare con le proprie forze e con le proprie competenze. Questa cosa è anche utile per fare esperienza se stai cercando di diventare esperta in qualcosa. Infatti, nessuno si aspetterà un lavoro professionale se ti rendi disponibile gratis, ma tu, intanto, fai pratica e trovi soluzioni a dei problemi. Come se non bastasse, lasci una buona impressione e ti fai un nome nel settore.
Diciamo che nel dare agli altri… c’è tutto da guadagnare!
2 Consigli pratici
Finora, abbiamo parlato più che altro di atteggiamenti mentali, caratteristiche che ho trovato nella maggior parte delle persone positive con le quali mi sono interfacciata. Lavorando un po’ su queste abitudini le farai tue automaticamente.
Ci sono anche delle semplici accortezze che si possono mettere in atto fin da subito per fare una buona prima impressione:
Cura la tua voce
Al primo incontro, cerca di utilizzare una voce simpatica. Un doppiatore italiano, Ciro Imparato, ha classificato in 4 colori le voci in grado di trasmettere positività all’interlocutore, e in 2 colori quelle invece da evitare perché generano apatia o addirittura rabbia.
Secondo questo metodo, per fare un’ottima prima impressione, è necessario parlare a volume alto, tono altalenante fra l’acuto e il basso, con il sorriso stampato sul volto, un sorriso genuino.
Inoltre io ti consiglio di usare molto i muscoli facciali, un po’ come se stessi masticando le parole, e di parlare stando ben attento a scandire le singole sillabe. Cerca sempre di finire la frase e darle un senso compiuto, anche se per farlo utilizzi molte pause. Infatti, spesso, quando ci fermiamo per pensare, ci sentiamo in imbarazzo e incominciamo a riempire i vuoti con vari “eeeee, mmmmm, aaaauummm…” dobbiamo invece vedere le pause come una parte integrante del discorso e utilizzarle a nostro vantaggio.
Insomma,
impara a parlare con orgoglio, desiderando profondamente di farti sentire!
Ciro Imparato
Cura la postura
Cosa fare se sei arrivata a lavoro tutta bagnata fradicia e hai un incontro importante? Se per caso dovessi incontrare il ragazzo che ti piace tanto per strada dopo esserti buttata addosso una padella di sugo?
Ok, questi sono casi estremi e non bisogna mai vergognarsi del proprio aspetto, ma quanti di noi effettivamente in un caso del genere non si sentirebbero in imbarazzo? Anche quando cerchiamo di nascondere la nostra vergogna e insicurezza, c’è qualcosa che ci tradisce sempre, la nostra postura.
Pensa all’ultima volta che ti sei sentito in imbarazzo, quali atteggiamenti hai assunto? Probabilmente hai incurvato le spalle, hai abbassato la testa e lo sguardo, hai incominciato a muovere le mani compulsivamente.
Bene, accorgendoti di questi piccoli comportamenti puoi modificarli affinché ti facciano sembrare sicura e orgogliosa persino dopo essere scivolata nel fango, basta ricordarsi di:
- Tenere la schiena diritta, petto in fuori e pancia in dentro: un ottimo esercizio è quello di spingere le spalle verso il basso, come se volessi allungare il collo;
- Mantenere lo sguardo a misura d’uomo, senza abbassarlo, né guardando le nuvole; ancora meglio se si riesce a mantenere il contatto visivo con l’interlocutore
Se qualcuno ti chiede cosa diavolo hai da guardare, sorridendo rispondi “scusa, pensavo fossi un mio vecchio amico!”
Tim Ferriss
Spero che tu abbia trovato utili questi consigli, ci tengo molto a sapere se è stato facile per te applicarli e se ti hanno portato a dei risultati. Se ne hai altri, condividile nei commenti!
…
Grazie infinite per avermi letto e ti auguro di fare sempre una buona impressione.
Marilena
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