Guida allo studio: come studiare in modo efficace
Studiare è un’azione che bisognerebbe compiere quotidianamente. Grazie allo studio puoi letteralmente intraprendere la carriera che vuoi, puoi decidere di iniziare un nuovo percorso online o cambiare lavoro. Anche se non è tutto, perché l’esperienza fa molto, lo studio è però imprescindibile per poter diventare esperti in qualunque settore.
Quando si tratta di dover studiare e memorizzare, il mio metodo consiste in 3 tecniche che corrispondono a:
- Capire la STRUTTURA
- Creare delle CONNESSIONI
- Utilizzare la RIPETIZIONE PERIODICA
Capire la STRUTTURA
Nella fase “Capire la STRUTTURA” andiamo a rielaborare i concetti che dobbiamo fare nostri, li capiamo e gli diamo una struttura appunto.
Dedicare molto tempo e concentrazione in questa fase equivale a fare più di metà del lavoro. Ma vediamo ora, praticamente, come si fa a dare una STRUTTURA a tutte le informazioni nella nostra mente?
In diversi modi:
- Capire la struttura portante
- Leggere l’indice
- Mappe concettuali
Per capire qual è la struttura portante di tutta la materia è necessario innanzitutto avere davanti agli occhi tutto il materiale necessario.
Metti sul tavolo di fronte a te tutto ciò che devi studiare: libri, appunti, quaderni degli esercizi, eventuali video o registrazioni… tutto il materiale che hai bisogno di studiare e chiediti:
che cosa devo imparare dallo studio di questa materia?
Cerca di rispondere in un paragrafo non più lungo di tre righe. Questo ti permetterà di avere in mente un’idea generale della materia che devi studiare e sarà più facile, in seguito, andare a collocare i singoli particolari all’interno di questa idea generale.
Una volta capito l’obiettivo del tuo studio, inizia ad organizzare il lavoro partendo dalla lettura degli indici. Non limitarti a leggerli approssimativamente, cerca di farti un’idea di ciò che andrai a studiare all’interno di ogni singola voce e colloca all’interno dell’indice generale (sotto, sopra o all’interno delle voci) tutto il resto del materiale che devi studiare (approfondimenti, appunti, ecc)
Questo schema rappresenterà anche la tua linea del tempo, il tuo piano di studio.
Cerca di essere più specifico possibile, se hai degli esercizi da fare suddividili e collocali nella voce dell’indice di competenza, se hai dei video corrispondenti ai capitoli, decidi se guardarli prima o dopo la lettura. Alla fine avrai un “indice espanso” comprendente sia i capitoli del libro che tutto il materiale che devi studiare. Se riesci, raggruppa tutto questo materiale in maxi capitoli creati da te.
Arriviamo così alla parte più dettagliata dello studio ovvero i singoli capitoli e le mappe concettuali.
Prima di incominciare ogni capitolo leggi l’indice del capitolo (come viene suddiviso in sottocapitoli), leggi il paragrafo iniziale di ogni capitolo e il paragrafo finale e prenditi 5 minuti per immaginare cosa ci sarà nel mezzo.
Questo livello di analisi, lo puoi fare per i singoli capitoli ma anche per i sottocapitoli se sono lunghi. Pensa allo studio come se fosse una matriosca, dedicati prima al capitolo generale e poi ad ogni singolo sottocapitolo.
Una volta che avrai dato una struttura generale al tuo capitolo, inizia la lettura vera e propria cerchiando SOLO le parole più importanti. Leggi una prima volta in maniera veloce per cerchiare le parole più importanti e la seconda volta dedicati a disegnare la mappa concettuale del capitolo.
Ma come si fa una mappa concettuale?
Per farla devi individuare nel capitolo questi 4 elementi:
- Informazioni chiave. Rappresentano in assoluto le informazioni più importanti da apprendere e memorizzare. Generalmente sono poche e facilmente individuabili. Se non sei in grado di apprenderle, difficilmente otterrai i risultati.
- Informazioni secondarie. Vengono subito dopo le informazioni chiave e servono generalmente ad approfondirle, aggiungendo elementi rilevanti ma non essenziali per la loro comprensione. Queste informazioni vanno studiate con attenzione, perché servono a dare corpo e sostanza alla tua preparazione.
- Informazioni di contorno. Arricchiscono la trattazione dei diversi argomenti; in alcuni casi sono esempi o casi di studio che servono a fissare meglio i primi due livelli di informazione. Conoscere queste informazioni ti garantisce la massima conoscenza dell’argomento.
- Rumore di fondo. Sono informazioni duplicate, ripetizioni o semplici giri di parole dell’autore. Non ti serve studiare queste informazioni.
Prendi un foglio e scrivi nel centro le informazioni chiave del capitolo. Poi, intorno, scrivici o disegnaci le informazioni secondarie e così via, in maniera sempre più piccola.
Quindi, alla fine, avrai al centro l’informazione più importante del capitolo e ai lati le informazioni sempre più particolari.
La mappa concettuale deve rappresentare la tua interpretazione del capitolo, quanto più sarà ricca di schemi, linee e disegni, tanto sarà in grado di suscitare in te le emozioni in grado di fartela ricordare!
Creare delle CONNESSIONI
Quando ripeti ad alta voce quello che hai studiato devi farlo il più possibile a parole tue. Per esercitarti in questo, pensa di parlare ad un bambino per spiegarne i concetti o pensa di avere davanti a te una persona che non ne capisce assolutamente niente!
Il tuo obiettivo finale in questa fase sarà spiegare a parole tue i concetti seguendo lo schema della tua mappa concettuale. Ovviamente senza guardarla! Ma come fare a memorizzare tutti i punti che hai inserito nella tua mappa? E in ordine per giunta?
Qui ci viene d’aiuto una tecnica di memorizzazione che ho elaborato prendendo spunto dalla PNL (Programmazione Neuro Linguistica).
Con questa tecnica riuscirai a ricordare decine e decine di informazioni ed anche in ordine! Io la chiamo la tecnica del GIRO IN STANZA: ecco che te la spiego.
LA TECNICA DEL GIRO IN STANZA
Prendi la tua mappa concettuale e scegli un luogo a te noto di cui conosci tutti i particolari. Può essere la stanza o la casa in cui sei ora, il tuo ufficio, il tuo giardino o la tua macchina.
Individua tanti oggetti quante sono le tue informazioni chiave e secondarie e all’interno degli oggetti individua tanti particolari quante sono le informazioni di contorno e associa ad ogni informazione un oggetto (una stanza o una caratteristica) che hai individuato. Ti faccio 2 esempi per spiegarmi meglio.
Esempio uno:
- Informazione chiave = una stanza intera
- Informazioni secondarie = grandi arredi (poltrone, armadi, ecc.)
- Informazioni di contorno = mensole dell’armadio, cuscini, ecc.
- Rumori di fondo (solo quelli più interessanti) = oggetti sui mobili, trame dei tessuti, ecc…
Esempio due:
Associando ad ogni informazione un oggetto o un luogo che conosci, ti sarà facile ripetere la lezione ripercorrendo nella tua memoria il luogo nel quale hai studiato.
Per ogni mappa concettuale che andrai a studiare, associa un luogo diverso e non associare mai allo stesso luogo o oggetto due diversi concetti.
Bene, fino a qui ti ho spiegato come capire e memorizzare dei concetti e saperli spiegare a parole tue. Questo è fondamentale per fissare nella memoria delle informazioni!
Ma in alcuni esami o materie di studio, non basta solo conoscere a parole proprie i concetti ma è necessario studiare a memoria delle definizioni.
Ad esempio:
- Studiare una lingua nuova e memorizzare la traduzione delle parole
- Studiare giurisprudenza e memorizzare gli articoli del codice civile
- Memorizzare la definizione da vocabolario di alcuni termini
- Memorizzare delle formule matematiche
Per tutte queste informazioni ci può aiutare la RIPETIZIONE PERIODICA.
Utilizzare la RIPETIZIONE PERIODICA
Per imparare dei concetti a memoria, come gli esempi che ti ho fatto, utilizzeremo uno strumento potentissimo: le FLASHCARDS e la loro RIPETIZIONE ad intervalli ben stabiliti.
Quando impari qualcosa per la prima volta, nella tua mente si formano delle connessioni fragili che possono scomparire velocemente. Per la precisione:
- Dopo 20 minuti, ricordi solo il 60% dei nuovi concetti.
- Dopo 40 minuti, ricordi appena il 30%.
Tuttavia, se ripassi quanto appreso entro 24 ore e nuovamente il giorno successivo, puoi riuscire a ricordare in modo permanente fino all’80% delle nuove informazioni. Non male vero?
Questo metodo si applica particolarmente bene allo studio di nozioni che possono essere formulate come accoppiate di “domande e risposte” o “termini e definizioni”.
Vediamone l’applicazione, attraverso un esempio pratico legato allo studio di piante medicinali per un esame di medicina naturale:
- Prendi dei cartoncini o dei post-it (in alternativa puoi utilizzare un’applicazione che io uso personalmente: si chiama Anki).
- Nella parte frontale riporta il nome della pianta (se facessi un disegnino ispirato al nome o ad una sua storpiatura, attiveresti ancora meglio la tua memoria).
- Nella parte posteriore riporta la definizione e le caratteristiche che devi ricordare per l’esame.
- Ora estrai a caso un cartoncino dal tuo mazzo (utilizzando Anki il tutto è automatizzato) e prova ad indovinare la definizione a partire dal nome della pianta o, viceversa, cerca di ricordare il nome della pianta partendo dalla definizione.
- Riponi in mazzi separati le flashcards memorizzate e quelle che non ricordi ancora.
- Per quanto riguarda le prime, pianifica dei richiami periodici nel tempo. Potresti ad esempio decidere di rivedere le flahcards memorizzate a distanza di 2 giorni, poi 4 giorni, poi 10 giorni, ecc.
- Ripeti invece immediatamente il secondo mazzo di flashcards fintantoché tutte le carte saranno nel mazzo di quelle memorizzate.
Con questa tecnica le informazioni nella tua mente si fisseranno in maniera indelebile e, quando ti serviranno, avrai ben chiaro in mente il concetto che ti serve e le esatte parole che devi utilizzare.
Conclusione
Ho raccolto all’interno di questa guida le strategie di studio che sono state più utili per me e per le persone che mi hanno chiesto aiuto per studiare.
Voglio anche che tu capisca che l’applicazione anche di solo una di queste tecniche può facilitarti di molto lo studio.
Allora che aspetti? Applica almeno per un mese queste tecniche e fammi sapere come va nei commenti.
Un caro saluto
Marilena
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